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Alghero Immagini e Foto

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Dani1897
view post Posted on 7/3/2008, 01:06




Etimologia Del Nome

Il suo nome ha un origine incerta: l'ipotesi più accreditata è che derivi da "Aleguerium" (alga), per la notevole quantità di Posidonia Oceanica che si deposita sul suo litorale, per altri dalla radice araba "al giaz ira" (penisola).
fonte www.wikipedia.it

Questa e' in effetti la teoria che conosco io, Alghero di inverno si riempie di alghe che ne limitano la bellezza del suo mare nei mesi caldi di maggio, Luglio, Agosto e Settembre.

Così scriveva Alberto Ferrero Della Marmora nel 1839:

CITAZIONE
« l nome di Alghero sembra provenire da Aliga o erba marina alga, da cui deriverebbe s'alighera (luogo dell'alga) che è il nome della città nella lingua dei contadini dei dintorni. Questi parlano abitualmente il dialetto sardo del Logudoro un po' corrotto; ma gli abitanti della città, senza essere attualmente dei catalani di puro sangue, hanno però conservato pressappoco intatto la lingua. È in questa lingua, circoscritta alle mura di Alghero, che comunicano tra di loro, ma capiscono e conoscono tutti l'idioma sardo... »
(Alberto Ferrero Della Marmora, Voyage en Sardaigne, Turin-Paris, 1839)

Lo Stemma Gonfalone
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Lo stemma della città di Alghero è uno scudo racchiuso da due fronde di palma e sormontato da una corona con nove palle, simbolo di Città Regia. Lo stemma deve essere araldicamente così descritto: "d'azzurro allo scoglio di nero sormontato da un rametto di corallo; capo d'Aragona ossia d'oro a 4 pali di rosso"; la pezzatura aragonese si ritrova in molti altri stemmi come la bandiera di Catalogna e lo stemma dell'Ordine di Santa Maria della Mercede.
Il gonfalone si presenta con sfondo giallo e quattro bande verticali rosse; nella parte superiore trova spazio lo stemma comunale. Infine, su una striscia diagonale campeggia la dicitura "Fedelissima Città di Alghero", acquisita nel 1501 per le lotte sostenute a favore della Spagna.

fonte www.wikipedia.it

Notate bene la parte alta dello stemma, le bande giallo-rosse ricordano lo stemma Catalano, in effetti la citta' di Alghero e' gemellata con Barcellona, da li nasce la mia passione per la stessa citta' spagnola, io definisco Alghero una piccola Barcellona...

Geografia

Alghero è situata nella parte nord-occidentale della Sardegna, all'interno dell'omonima rada. La maggior parte del territorio a nord dell'area urbana è occupato dalla pianura della Nurra. Nell'estrema frangia a nord-ovest si ergono i sistemi carsici di Capo Caccia, Punta Giglio e Monte Doglia. Procedendo a sud della città si osserva un territorio formato per lo più da vulcaniti che vanno a formare gli altipiani di Villanova Monteleone e Bosa, dall'ultimo del quale hanno origine alcuni corsi d'acqua che hanno favorito l'agricoltura.

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La Spiaggia di Capo Caccia e sopratutto il mare dello stesso e' una meta molto ambita da parecchi turisti.

Urbanisitica

Il centro abitato di Alghero presenta uno sviluppo di tipo costiero; si possono individuare due maxiblocchi urbanizzati: il primo occupa la parte centro-meridionale della città e ne costituisce il nucleo principale. Se osservata dal satellite si può notare la forte differenza che intercorre tra il tessuto del centro storico (situato in una pseudo-penisola naturale) e quello circostante, di realizzazione molto più recente ed in ulteriore sviluppo sulle direttrici sud (strada per Villanova) ed est (strada per Ittiri/Olmedo). Il secondo maxiblocco è situato a nord della città ed è il fulcro delle residenze turistiche. La sostanziale suddivisione in blocchi urbani è ascrivibile alla presenza, sulla linea immaginaria che dalla spiaggia di San Giovanni porta alla zona del Liceo Scientifico, del depuratore (in fase di trasferimento nella più idonea Zona industriale San Marco) e del cimitero; quest'ultimo infatti ha limitato lo sviluppo edilizio in tale area in quanto sottoposta a vincoli cimiteriali.
Negli ultimi decenni sono nati numerosi nuovi quartieri (Taulera e Caragol per citarne alcuni) spesso slacciati, per vari motivi, alla città stessa: la zona di Caragol per esempio, si trova a circa 800-900 metri dagli ultimi fabbricati della città, sulla direttrice est, mentre la zona di Monte Carru, situata proprio fuori dal centro e attualmente in costruzione, è destinata a diventare un vero e proprio centro abitato

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I Quartieri:

Calabona: il quartiere più a sud della città; consta principalmente di edifici residenziali.

Caragol: recente nucleo abitativo posto all'entrata est, in prossimità della zona artigianale Galboneddu.

Carmine: situato sull'arteria che dall'ingresso ovest della città porta verso la Pietraia (cfr.), anch'esso residenziale.

Carrabuffas: quartiere relativamente recente, è tuttora in ampliamento.

Centro Storico: il cuore della città, presenta indubbie bellezze architettoniche quali chiese, torri, bastioni. Ad una zona commerciale se ne affianca un'altra residenziale.

Cunetta: raffinata zona residenziale, situata a sud-est.

Lido: formato prevalentemente da seconde case, si trova nella zona a nord della città ed è particolarmente dinamico nel periodo estivo.

Maria Pia: zona a nord che può essere suddivisa in una zona residenziale e in un'altra ove trovano spazio numerosi impianti sportivi (calcio, tennis, rugby, atletica, football e nuoto).

Mercede: zona centralissima, prende nome dall'omonima chiesa.

Nucleo San Michele: adiacente alla zona di Calabona, consta di edifici di recente costruzione. Zona in pieno ampliamento.

Pietraia: quartiere popolare senza dubbio tra i più popolosi della città, si sviluppa lungo la via Don Minzoni, è sede di numerose attività commerciali.

Pivarada: quartiere situato nelle vicinanze del cimitero e del depuratore (che a breve verrà trasferito nella più idonea sede della Zona Industriale San Marco). Molto popoloso.

San Giuliano: nulceo abitativo situato alla periferia sud-est della città, nei pressi della località Carrabuffas.

Sant'Agostino: prende nome dall'omonima chiesa; sono presenti edifici residenziali privati, case popolari, attività commerciali.

Scaletta: recente quartiere residenziale, posto all'uscita sud della città.

Taulera: altra zona di recentissima costruzione, è formata da edifici e villette residenziali.

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Io ho abitato per circa 4 anni al quartiere Lido, a circa 300-400 metri dalla spiaggia del Lido, frequntando le classi 2-3-4-5 elementare nella zona della Petraia.Ad Aprile facevo i miei primi bagni stagionali...

Toponomastica

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Nella Foto Piazza Civica.

Nelle strade cittadine, soprattutto in quelle del Centro Storico, accanto alla dicitura in italiano dei toponimi si affianca spesso la dicitura catalana. Se nella parte "nuova" della città i toponimi sono semplicemente tradotti in catalano, stesso cosa non si può dire del Centro Storico, nel quale le diciture rimandano alla tradizione algherese; la centralissima via Carlo Alberto, per esempio, in un suo tratto prende il nome catalano di Carrer de Sant Francesc (strada/via di san Francesco), proprio in corrispondenza dell'omonima chiesa.
Possiamo poi individuare zone tematiche, nelle quali i nomi si riferiscono a certe categorie: troviamo la zona delle regioni (Calabria, Toscana, ecc. nella zona di Maria Pia), dei grandi scrittori (Carducci, Pascoli, Dante, ecc. nella zona della Mercede), dei musicisti (Mozart, Listz, ecc. nella zona del Parco Hemmerle), delle subregioni sarde (Barbagia, Gallura, Goceano, ecc. nel Quartiere della Pivarada), delgi artisti catalani (Mirò, Espriu, ecc. alla Taulera), e di quelli algheresi (Sari, Giglio, ecc. al Carmine

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Questo abbinamento ricorda molto Barcellona, a Barcellona le strade (Carrier) soo indicate in lingua spagnola e in lingua Catalana, ad Alghero sono invece indicate in lingua Italiana e Catalana...


Ambiente e Territorio

Alghero conta un panorama naturale molto vario, dalle spiagge con sabbia fine alle scogliere con sassi piatti o molto frastagliati: è apprezzabile soprattutto la vista dal mare, in quanto si riesce a cogliere la varietà della sua costa mista alla vegetazione, la tipica macchia mediterranea e alla pineta che spesso fa da contorno; molto apprezzato per il suo panorama è il promontorio di Capo Caccia, con la sua ormai conosciuta falesia a forma di gigante addormentato che è divenuta una dei simboli di Alghero, insieme al pregiato corallo rosso. La zona di Capo Caccia con la prospiciente Isola Piana e del Golfo di Porto Conte è sito di primario interesse naturalistico, in cui recentemente è stata costituita l'Area naturale marina protetta Capo Caccia Isola Piana. La particolare conformazione geologica (orgine carsica) rende la zona ricchissima di grotte ed anfratti, ancora in buona parte inesplorati. Insistono proprio qui le famose Grotte di Nettuno, accessibili sia dal mare sia da terra (tramite la famosa Escala del Cabirol, di 656 gradini), e che offre al suo interno un panorama di meravigliose sale e piscine, come la piscina del gigante, e stalattiti e stalagmiti di forme particolari, come l'organo. Sul versante orientale di Capo Caccia si aprono a strapiombo sul mare la Grotta dei Ricami e la Grotta Verde, raggiungibili solo via mare; nella prima numerose concrezioni danno origine a dei ricami di calcare, mentre nella seconda si possono ancora notare i resti di alcuni graffiti risalenti al Paleolitico, ormai quasi perduti a causa di atti vandalici e passati tentativi di "strappo".

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Le Grotte Di Nettuno

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Le Grotte sono raggiungibili tramite traghetto dal Porto di Alghero situato in direzione centro della citta' sulla costa, oppure attraverso la famosa Escala del Cabirol che conta di 656 gradini.

L'Escala del Cabirol



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Un 'altra area protetta in cui è possibile fare del trekking è l'Arca di Noè, situata in zona Tramariglio: qui nidificano ancora sul ciglio delle scogliere il Grifone, e altri uccelli protetti, come il Falco Pellegrino, il Ghebbio, il Cormorano (che predilige la prospiciente Isola di Foradada) e il Gabbiano Corso, ma è possibile vedere anche esemplari di Pernice, Daino, Cavallino della Giara e di Cinghiale, oltre a numerose specie vegetali protette, come la Centaurea horrida. L'area è molto vasta e comprende Monte Timidone, Punta Cristallo, dove è possibile e di ammirare il volo dei grifoni e la splendida Cala d'Inferno, dove il mare riparato e cristallino permette di fare dello snorkeling. Altri punti consigliati per lo snorkeling sono la Cala Dragunara, Punta Giglio, le due grotte dell'Isola di Foradada e Porto Conte, il più grande porto naturale del mediterraneo, dove la Nacchera (Pinna nobilis), protetta da anni contro la pesca abusiva, è finalmente visibile con molteplici esemplari.

Numerose anche le possibilità per gli amanti delle immersioni con svariati km di falesie calcaree a picco sul mare e le innumerevoli grotte carsiche, ambienti tra i più spettacolari del Mediterraneo che offrono un incredibile varietà di fauna e flora marine. Sono vibili già a pochi metri di profondità notevoli colonie di corallo rosso, simbolo della città di Alghero, tutti i tipi di crostacei tra i quali spiccano l'aragosta, enormi astici e cicale, e poi murene, enormi gronghi, finalmente da un pò di tempo, molteplici esemplari di cernia bruna animano di nuovo i fondali del luogo. Il sito più famoso è la Grotta di Nereo, considerata la più grande grotta marina d'Europa, con profondità che vanno dai -30 a -6 mt circa di profondità, ma non meno conosciute sono la Grotta di Falco e quella di Punta Giglio, rinominata dei "Cervi" per la incredibile scoperta effettuata nel '95 di un giacimento fossile di Cervi Sardi risalenti a ca 100.000 anni, ormai estiniti, la grotta dei Fantasmi, la Grotta del Sommergibile, della Madonnina e il Portico di Punta Salinetto. Per le immersioni in grotta è necessario disporre di autorizzazzione della AMP e comunqe per maggiore sicurezza si consiglia comunque di affidarsi ai centri di immersione qualificati distribuiti nel territorio.

A pochi metri da Alghero, nella frazione di Fertilia, si trova lo stagno d'acqua salmastra del Calich, con le rovine del ponte romano, dove un tempo facevano la loro comparsa i fenicotteri rosa durante il periodo delle migrazioni; per chi ama addentarsi all'interno un punto di riferimento è il Lago di Baratz (unico lago di acqua dolce naturale della Sardegna) con la pineta circostante, lago in cui durante la ritirata l'esercito tedesco immerse armi e munizioni.

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Coste e spiagge

Spiaggia del Lazzaretto
Spiaggia di Maria PiaLa costa algherese, delimitata a sud da Capo Marrargiu e a nord da Porto Ferro, si estende per oltre 80 Km, assumendo diversi nomi. Partendo dal limite inferiore, troviamo:

Spiaggia della Speranza
Burantin
Vasche di Txu Peppino
Canal de l'Home Molt
Calabona
Coda di Balena
El Trò
Las Tronas
Scogli Piatti
San Giovanni
Lido
Raphel
Mariposa
Maria Pia
Conghiglia
Hermeu
Palafitta
Villa Segni
Fertilia
Punta Negra
Le Bombarde
Il Lazzaretto
Capo Galera
Maristella
Punta Giglio
Il Faro
Pineta Mugoni
Baia di Porto Conte o delle Ninfe
Tramariglio
Dragunara
Capo Caccia
Bantine Sale
Porto Ferro (nel comune di Sassari)

Il Clima:

Il clima di Alghero è sicuramente mite per la presenza del mare che soprattutto d'inverno ne mitiga le temperature. A nord della città sono presenti anche due osservatori meteorologici, dove vengono effettuate previsioni a breve e medio termine per l'intera parte settentrionale della Sardegna; viene inoltre rilevata ora per ora la situazione meteo ed inviata ai principali organi d'informazione nazionali e regionali (Teletext, Radio, TV, altri centri meteo).
Dal punto di vista legislativo il comune di Alghero ricade nella Fascia Climatica C in quanto i Gradi giorno della città sono 1001, dunque limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 10 ore giornaliere dal 15 novembre al 31 marzo.

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LA STORIA

Il territorio di Alghero inizia la sua storia circa 6000 anni fa durante il Neolitico e prosegue lungo le fasi della storia che ha interessato tutta la Sardegna (per approndire vedi la voce La Sardegna nella preistoria); la civiltà nuragica ha eretto qui numerosi monumenti, quali le necropoli ipogeiche di Santu Pedru e di Anghelu Ruju, e i villaggi nuragici di Palmavera e di Sant'Imbenia. I Fenici, durante il IX secolo a.C., avevano instaurato proprio qui uno dei più proficui porti commerciali, favoriti dalla conformazione della costa e dalla presenza di risorse, soprattutto acqua dolce. Del periodo romano Alghero conserva poche testimonianze, come la villa romana di Santa Imbenia, il santuario lustrale della Purissima e il ponte romano sullo stagno del Calich.

In passato Alghero ha subìto diverse dominazioni che hanno influito profondamente sugli usi e costumi dei suoi abitanti, soprattutto per quanto riguarda la lingua, che mantiene la versione antica del catalano. Le origini della città vengono fatte risalire alla prima metà dell'XI secolo, anche se non ancora del tutto certe, con la fondazione del borgo vecchio da parte dei Doria, nobile famiglia genovese. In seguito, per la posizione strategica del borgo e per la presenza di una ricca falda acquifera sotterranea (di cui abbiamo ancora una testimonianza nei pozzi a cui si accede da alcune vecchie case del centro) furono numerosi i tentativi di impadronirsi della città: nel 1283 ci provarono i Pisani senza però riuscirvici, mentre nel 1353 venne conquistata dai catalani, guidati dal sovrano di Aragona Pietro IV il Cerimonioso, che popolò la città di catalani (alcuni sostengono fossero per la maggior parte graziati delle carceri spagnole e prostitute, ma questa tesi non ha per ora credito se non dalla stessa popolazione algherese); in quel periodo Alghero fu colpita da peste e carestia, e questo li costrinse alla resa. Nella seconda metà del XIV secolo, durante la crisi del Regno d'Aragona, Alghero rimase senza protezione , e questo diede modo alla Giudicessa Eleonora d'Arborea e a suo marito Brancaleone Doria di conquistare finalmente la città dopo anni di inutili tentativi. Nel 1492, a seguito dell'espulsione da Alghero della numerosa e ricchissima comunità ebraica, l'economia ricevette un duro colpo, a cui nel 1503 pose fine la bolla pontificia di Papa Giulio II. Nel 1541, l'imperatore Carlo V venne in visita accompagnato dall'ammiraglio Andrea Doria, constatando le qualità che la resero così appetibile nel passato, e coniando la famosa espressione "Estad todos caballeros". Nel 1652 fu colpita nuovamente dalla peste, portata nella città da una nave catalana, a cui alcuni algheresi speravano di salvarsi emigrando verso altre zone della regione, dando il via invece alla diffusione della pestilenza in tutto il territorio, peste che colpì duramente la regione per ben quattro anni. Nel 1720 si instaurò infine il dominio di Casa Savoia, ma Alghero, oramai di cultura catalana, rimase restìa ai cambiamenti per renderla più consona al lignaggio della casa sabauda.

Durante la Seconda Guerra Mondiale Alghero e il territorio vennero bombardati, e il territorio fu occupato dalle truppe tedesche; la città riuscì comunque a risollevarsi, anche perché i danni, soprattutto per quanto riguarda la città vecchia, non furono fortunamente ingenti. Una piccola nota riguarda il complesso di San Michele: poiché molti algheresi persero durante i bombardamenti la propria abitazione, vennero alloggiati nel collegio dei Gesuiti allora abbandonato e retrostante la chiesa: solo adesso, dopo anni di resistenza, il borgo sta per essere recuperato per essere trasformato in una corte artistica, ma le ingenti opere di conversione del collegio in abitazioni hanno per sempre deturpato l'aspetto originale del palazzo, che ad un attento esame rivela ancora comunque tracce del suo aspetto passato.

Negli anni '60 la città visse, come del resto tutta Italia, un momento di forte ripresa, accompagnato però da una forte speculazione edilizia che ha sui bastioni nei pressi di Porta a mare uno degli esempi più eclatanti, insieme ad alcuni Hotel posti sul litorale algherese.

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Siti Archeologici

Numerosi i siti archeologici extra urbani: la Necropoli di Anghelu Ruju (dove è possibile visitare le Domus de Janas) e Santu Pedru, la villa di epoca romana (Santa Imbenia), il sito della Purissima (dove si crede sorgesse la città scomparsa di Carbia) e i complessi nuragici del Nuraghe Palmavera e di Santa Imbenia, oltre a vari nuraghi più o meno conservati sparsi su tutto il territorio, più una tomba nobile, la Tomba Aragonese.

Vi consivlio di visitare Palmavera, molto carino e suggestivo...

Le Forticazioni

Ciò che rimane delle mura che circondano il Centro Storico sono quelle costruite nel XIII secolo dai genovesi, che vengono trovate in pessime condizioni dai catalani che occupano la città a partire dal 1354 e che per questo motivo si adoperano nel restaurarle, pur mantenendo lo stesso tracciato. Della prima cortina muraria, quella genovese-catalana, rimangono solo alcune tracce mentre le fortificazioni oggi visibili sono frutto della volontà di Ferdinando il Cattolico che nel 1500 ordina di dare "altra forma" alle strutture difensive, ormai in condizioni di degrado tali da non garantire più la protezione della città.
Per quanto concerne le costruzioni, si contano 7 torri e 3 forti.

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LA LINGUA

In accordo con le politiche dell'Unione Europea e della Repubblica Italiana, nonché della Regione Autonoma della Sardegna in fatto di salvaguardia e valorizzazione delle realtà linguistiche locali, il Comune di Alghero ha deciso di adottare quale lingua ufficiale insieme all'italiano, la variante algherese del catalano, ad esempio negli atti pubblici. Testimonianza di questo fatto è anche la versione bilingue (italiano-catalano) del sito istituzionale del comune.

Non va però dimenticato che oltre all'italiano e al catalano, in città larga parte della popolazione parla la lingua Sarda nelle sue diverse varianti.

LE MANIFESTAZIONI

La Setmana Santa è la più importante manifestazione religiosa di Alghero: è la celebrazione della Pasqua di origini spagnole, e vede la partecipazione della quasi totalità della popolazione. Si porta in processione una statua del Cristo e si segue un calendario preciso per tutti i giorni: il martedì c'è la Processione dei Misteri Dolorosi, il giovedì la celebrazione della Via Crucis, il venerdì il rito del discendimento del Cristo dalla croce e la sua deposizione nella culla, il sabato giorno di veglia e la domenica di Pasqua la resurrezione; la processione è molto suggestiva, in quanto si sfila tenendo in mano candele con la tipica lanterna di carta intorno. Altre manifestazioni importanti sono la Processione della Nostra Signora di Valverde, la messa a mare per il Santo Cristo della Costiera del Corallo, e le commemorazioni legate ai Santi Francesco, Anna, Cecilia e Barbara.

La prima settimana di agosto si svolgono poi i festeggiamenti in onore di Nostra Signora della Mercede (titolare dell'omonima chiesa), con una suggestiva processione a mare alla quale partecipano migliaia di fedeli.

La fiera di S.Giovanni, con i suoi stand gastronomici e commerciali, oltre che segnalare il solstizio d'estate, segna l'inizio di un evento artistico denominato “Los Pintores de La Muralla". Sui Bastioni Magellano, angolo suggestivo della città sarda, i numerosi pittori dell’Associazione Culturale No Profit AlguerArte, armati di pennelli e colori, realizzano le loro opere davanti agli occhi ammirati e curiosi di numerosi turisti e cittadini locali, fino ad Ottobre.

A luglio si svolge il Gran Galà dello Sport e della Televisione, serata spettacolo con la premiazione di sportivi, giornalisti, fiction con tema sportivo e film.L'organizzazione è in collaborazione con Rai e Sky.

Vi sono numerose manifestazioni sportive, come la gara automobilistica Alghero-Scala Piccada, le regate veliche, le maratone di nuoto e il Free Climbing sul promontorio di Capo Caccia; la sagra più nota è quella del riccio di mare (de lu Bogamarì), che si tiene tra gennaio e febbraio, il periodo in cui il riccio di mare è più saporito e carnoso.

Altri importanti avvenimenti sono il Carnevale, in cui sfilano anche carri in cartapesta provenienti da Barcellona, e gli spettacoli pirotecnici in occasione del Capodanno (Cap d'Any) e del Ferragosto, in occasione del quale sul lido algherese si accendono fuochi per ammirare i fuochi d'artificio.

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LE CITTA' GEMELLATE

Città gemellate [modifica]
Il Comune di Alghero è gemellato con

Balaguer, Catalogna (Spagna)
Barcellona, Catalogna (Spagna)
Tarragona, Catalogna (Spagna)
Palma de Mallorca, Isole Baleari (Spagna)
Encamp, Andorra

Universita'

In città sono presenti alcune sedi dell'Università degli Studi di Sassari, che offrono i seguenti corsi di laurea:

presso la Facoltà di Architettura (con sede e presidenza in città)
Architettura
Pianificazione Territoriale. Urbanistica e Ambientale
Design
Scienze dell'Architettura (teledidattico)
Pianificazione e Politiche per l'Ambiente (specialistica)
presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Scienze dell'Ambiente e delle Produzioni Marine

Ricerca
Nell'ambito scientifico, grande interesse desta sicuramente la sede del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) sita in località Tramariglio, (S.P. 55 "Porto Conte-Capo Caccia" Km. 8,400).
Tale struttura, nota anche come Centro ricerche di Porto Conte o ancora Porto Conte Ricerche è la base operativa dell'Istituto di Genetica delle Popolazioni [2] (IGP),ma anche sede distaccata dell'Istituto di genetica molecolare (IGM) e dell'Istituto di chimica biomolecolare (ICB).

Artigianato:

L'artigianato algherese è legato soprattutto alla creazione di gioielli in corallo rosso, per cui la riviera è famosa, ma anche per la cesteria (la tradizione è legata soprattutto alla pesca e alle nasse) e alla tipica produzione di artigianato sardo.

CITAZIONE
« ...edo nel porto schierate con ordine militare molte barche peschereccie e dinanzi ad esse quei trabocchetti di rete che chiaman nasse. Nel lontano orizzonte vedo una vela: è una barca corallina che coi suoi uomini di ferro fra stenti inauditi, strappa ai profondi scogli del mare, quel polipo porporino che andrà poi a posarsi invidiato sul collo delle belle signore d'Italia e sulle spalle delle odalische d'Oriente [...]
La pesca del corallo risale ad Alghero a prima del 1372, anno in cui re Don Pietro d'Aragona esentò tutti gli abitanti dal pagamento dell'imposta alla quale erano invece assoggettati i provenzali, i catalani e gli altri stranieri che pescavano il corallo nei mari di Alghero... »
(Paolo Mantegazza, Profili e paesaggi della Sardegna, Milano, 1869)

Engo Gastronomia

La cucina algherese si basa soprattutto sul pesce e i crostacei, in particolare sulla famosa aragosta algherese conosciuta e apprezzata in tutto il mondo; alcuni piatti tipici sono l'aragosta all'algherese, la coppazza e gli spaghetti ai ricci di mare e gli spaghetti alla Bottarga, le monzette sotto sale cotte al forno e la paella algherese, che si accompagnano poi ai piatti e ai prodotti tipici della cucina sarda del nord; tra i dolci uno dei più tipici è la crema bruciata. Tra le verdure ricordiamo il pomodoro corallino, il pomodoro camona e i cardi.

Il vino di questa zona viene per la maggior parte prodotto dalla tenuta Sella&Mosca, di cui è possibile visitare le cantine e che ha un ecomuseo del vino al suo interno; un pregiato vino sardo prodotto esclusivamente in questa zona è l'Anghelu Ruju, in quanto le vigne sono attorno al sito archeologico.

Importante anche la produzione di olio d'oliva, che proviene dagli oliveti del territorio algherese.

Vi assicuro che mangiare l'Aragosta ad Alghero, acquistata ai mercatini ancora viva e' qualcosa di favoloso....

Oltre a cio' quando abitavo ad Alghero spesso mangiavo le "Palle del Toro" qualcosa di davvero divino per il palato, il nome puo' far pensare male ma era davvero buonissimo...


Cinema e Teatri

Cinema, Teatri e Spazi congressuali:

Cinema
Cinema Miramare, piazza Sulis
Teatri
Teatro Civico, piazza del Teatro
Teatro all'aperto "Rina De Liguoro", via La Marmora
Teatro all'aperto "Forte della Maddalena", bastione della Maddalena
Anfiteatro "Maria Pia", c/o Palacongressi Maria Pia, loc. Maria Pia-Calich
Spazi congressuali
PalaCongressi "Martino Lorettu", località Maria Pia-Calich
Sala Congressi San Francesco, presso il chiostro dell'omonima chiesa
Sala parrocchiale Mons. Adolfo Ciuchini, presso la chiesa di N.S. della Mercede
Sala convegni Hotel Catalunya
Sala convegni Green Hotel

ULTERIORI INFORMAZIONI

IMMAGINI DAL WEB

Bastioni Marco Polo

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Capo Caccia (L'Uomo che dorme)

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Torre dell'Esperò Rejal o di Sulis (Torre dello Sperone)

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Torre della Polveriera

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Il Porto

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Torre della Maddalena

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Torre San Giacomo

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Passeggiata sui Bastioni

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Voi non potete capire il senso di nostalgia che provo io nel vedere queste immagini, Alghero e' la citta' che preferisco in assoluto per emozioni e ricordi...


SPOILER (click to view)
Il materiale presente su questo post e' stato reperito per lo piu' in rete e per lo piu' dal sito www.wikipedia.it

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